
Oggi che in ogni famiglia c’è almeno un’auto, è difficile ignorare la comodità enorme rappresentata dal poter disporre di un garage. L’automobile rimane protetta da ladri e vandali, nonché – a volte ancora più importante – dagli agenti atmosferici; la grandine non lascia segni sulla nostra carrozzeria, il gelo non rende difficile accendere il motore la mattina, resina e deiezioni di uccelli non insozzano i vetri. Sono tutti vantaggi per nulla trascurabili. Ma siamo del tutto sinceri: quanto ci è facile dimenticarcene quella volta che abbiamo qualche problemino di dolori alla schiena, magari legato all’età, oppure il gelo ha fatto incastrare la porta, e fatichiamo ad aprirla?
È proprio per questo che ormai è normalissimo installare ingressi automatici anche nei garage, e che l’industria relativa ha immesso sul mercato le più svariate tipologie di porta automatica adattate in modo particolare a questo genere di installazione, in modo da rendere ancora più agevole e comodo l’utilizzo di questa struttura.
Si possono riassumere in quattro categorie generali, a seconda della modalità di apertura, i modelli di porte automatiche per garage. La caratteristica comune, a parte logicamente il fatto di essere motorizzate, è quella di poter essere aperte e richiuse anche con un telecomando – il che rappresenta, specialmente nella cattiva stagione, un notevolissimo vantaggio. Non dimentichiamo però di prevedere un sistema di emergenza per aprire comunque la porta se dovesse mancare la corrente: non vogliamo certo che un blackout ci blocchi fuori dal garage, magari mentre diluvia! Ecco i quattro tipi fondamentali di porta automatica:
1. Porte tradizionali
Le porte che si aprono a battente, con cardini sui lati, sono molto ingombranti nei garage, vista l’ampiezza, e quindi vengono installate raramente. Sotto il profilo della motorizzazione, inoltre, hanno una leva molto svantaggiosa, e quindi le installazioni di questo tipo sono di norma fatte solo su misura per motivi estetici particolari.
2. Porte basculanti
Si tratta dei modelli tipici dei garage, che si sollevano per aprirsi e vengono messi in posizione parallela al soffitto da un sistema di contrappesi. Vengono automatizzate spesso, perché lo sforzo del motore è molto inferiore e i risultati sono soddisfacenti.
3. Porte a sezioni
Qui in Italia è un modello installato molto di rado. Si tratta di una porta composta di diverse sezioni rettangolari, come dei pannelli incernierati insieme così chiudersi a fisarmonica scorrendo su due binari, uno superiore ed uno inferiore. Sono di semplice automazione, con ottimi risultati.
4. Porte avvolgibili
Sono molto simili alle tapparelle avvolgibili spesso installate a protezione delle nostre finestre: serie di barre in acciaio o alluminio, collegate in modo da potersi arrotolare intorno ad un tubo. La loro motorizzazione è di semplicissima implementazione e grandi risultati, tanto che solitamente vengono installate solo nella versione motorizzata.