Cos’è la camera Kirlian

Ci sono diverse culture e tradizioni che in varie epoche e latitudini hanno parlato di aura, ovvero di un bagliore o comunque di un particolare alone o effetto visibile, da particolari soggetti e in determinate condizioni, attorno ai corpi umani (ma anche ad altri soggetti).

I più pensano che l'aura non esista o che comunque sia qualcosa di invisibile, ma in realtà ci sono strumenti e ricerche che consentono di vedere e fotografare il cosiddetto campo biopsichico. I nostri corpi funzionano attraverso impulsi elettrici, ma questi possono manifestarsi anche esternamente al corpo e magari essere fotografati?

La fotografia Kirlian

Quando si parla di fotografia Kirlian si indicano un particolare insieme di specifiche tecniche fotografiche, che vengono utilizzate per catturare il fenomeno delle cosiddette cariche elettriche coronali, meglio note proprio come aura. Questa particolare tecnica fotografica prende il nome da Semën Kirlian che nell’ormai lontano 1939 scoprì, assolutamente per caso, che se un oggetto viene collegato a una sorgente di energia elettrica, lascia su una lastra fotografica un'immagine molto particolare e suggestiva.

La tecnica è nota anche come "elettrografia", "elettrofotografia", "fotografia coronale", "bioelettrografia", "imaging elettrofonico" e, in particolare negli studi della letteratura russa sulla materia, "Kirlianografia". Ha riscosso nel tempo notevole curiosità ed interesse, in diversi ambiti.

La fotografia Kirlian è stata oggetto nel corso degli anni anche di approfondite ricerche scientifiche, non solo se ne sono interessante la parapsicologia, ma anche ad esempio l'arte. Il fenomeno è stato in larga misura studiato e ampiamente utilizzato nelle cosiddette medicine alternative.

Ma si può davvero vedere e magari fotografare l’aura di una persona e quali informazioni utili ci può dare quest’ultima?

Utilizzi della Camera Kirlian

Come leggiamo dal blog di un operatore esoterico la camera Kirlian può essere usata per effettuare una valutazione del campo bioenergetico. Leggendo in tempo reale l'aura attorno alla persona, la si può analizzare andando ad esempio ad evidenziare eventuali squilibri energetici nelle diverse zone del corpo e in corrispondenza dei vari organi, evidenziando una carenza o un eccesso di energia, che possono potenzialmente causare vari problemi.

Le indicazioni che può dare un corretto utilizzo della camera sono molto utili, specie a scopo preventivo, ad esempio per determinare eventuali disfunzioni ancor prima che siano riscontrabili con dei sintomi visibili e ben evidenti. La camera Kirlian può mostrare una serie di differenti strutture (eteriche ed astrali), che si vanno ad evidenziare in particolare lungo le linee di forza più dense. Chi usa la tecnica della fotografia Kirlian su degli esseri viventi, afferma che l’alone che si può notare è decisamente variabile e caratteristico. Cambia con lo stato di salute del soggetto analizzato e anche in base al momento in cui ci si trova, alle emozioni che prova, ecc.

Gli scettici, che ovviamente e come è giusto che sia, certo non mancano, affermano che anche dei corpi inanimati o un qualsiasi oggetto, possono produrre una sorta di alone, se vengono opportunamente sollecitati e che questo si spiega semplicemente con il fenomeno dalla ionizzazione dell’aria circostante, quando questa viene attraversata dalla corrente. Nulla di trascendentale quindi. Tecnicamente questo modo di vedere le cose è assolutamente corretto, ma ad una attenta osservazione si evidenzia però anche come nei viventi il campo non sia statico, ma molto dinamico, cambia in sostanza con lo stato di salute e anche con l’umore del soggetto preso in considerazione. La ricerca definibile come “di frontiera” sulla camera Kirlian intanto continua, spesso con l’uso di strumentazioni sempre più sofisticate e sensibili.

Oggi è possibile visualizzare l’aura umana dinamicamente, in tempo reale e in tre dimensioni. I campi biopsichici per alcuni sono una sorta di impalcatura per la crescita stessa dei viventi, per altri possono dare informazioni sul "sesto senso", quel che è certo è che la ricerca va avanti e la curiosità sul tema non viene mai meno.