Come si effettua una valutazione della ricaduta al suolo degli inquinanti

Il quadro normativo vigente in materia di qualità dell’aria è il D. Lgs. n. 155 del 13 agosto 2010 che recepisce la Direttiva 208/50/CE. Ai fini della valutazione della qualità dell’aria, le aziende con potenziale impatto ambientale possono avvalersi di aziende specializzate in consulenza per lo smaltimento dei rifiuti in grado di effettuare perizie per stabilire l’SQA (gli standard di qualità dell’aria come stabilito dalla legge). Tra le varie valutazioni possibili sulla qualità dell’aria si contempla la valutazione della ricaduta al suolo degli inquinanti, particolarmente utile proprio per le imprese che smaltiscono, producono, raccolgono rifiuti. Se cerchi una società di consulenza sullo smaltimento dei rifiuti sul territorio di Roma, puoi rivolgerti a Nova Ecologica.

Quali sono i processi di valutazione della ricaduta al suolo degli agenti inquinanti

Gli studi sulla valutazione della ricaduta al suolo degli inquinanti si effettuano con l’ausilio di specifici software di modellistica previsionale in grado di simulare la dispersione e la ricaduta al suolo degli agenti inquinanti emessi nell’atmosfera a seguito di varie attività potenzialmente nocive per la qualità dell’aria. Le simulazioni possono fornire valutazioni anche in prospettiva futura ipotizzando interventi correttivi sulle cause di immissione nell’aria di inquinanti.

I processi di valutazione comprendono:

  • Identificazione dell’area di indagine e dei soggetti ricettori potenzialmente sensibili alle emissioni;
  • Raccolta, analisi ed elaborazione dei dati meteorologici, fondamentali per determinare i tempi e la velocità di deposito (nebbia, pioggia, vento sono elementi atmosferici che influenzano il deposito degli inquinanti o il loro spostamento nell’aria);
  • Raccolta dei dati toponomastici;
  • Raccolta dei dati sulle attività che provocano le emissioni (quantità e modalità di emissione);
  • Rendering al computer della dispersione e simulazione di ricaduta al suolo attraverso il modello Calpuff;
  • Analisi statistica dei dati di concentrazione;
  • Creazione di mappe cosiddette di isoconcentrazione sugli inquinanti caduti al suolo;
  • Comparazione dei dati emersi dalla valutazione con i limiti fissati per legge sulle concentrazioni di inquinanti ammesse;
  • Valutazioni e scenari futuri.

Cos’è il modello Calpuff

Il modello CALPUFF è un simulatore della dispersione atmosferica degli agenti inquinanti attraverso l’interpretazione degli effetti della meteorologia variabile nello spazio e nel tempo sugli spostamenti degli inquinanti nell’atmosfera. Il modello CALPUFF viene impiegato sia per simulazioni su scale nell’ordine di poche centinaia di metri fino a centinaia di chilometri dalle sorgenti emissive degli inquinanti. Il cuore del software sono degli algoritmi impostati su varie scale spaziali.